Un annuncio che incontra la vita – descrizione del percorso triveneto

L’indicazione dell’Ufficio Catechistico Nazionale

Nell’intenzione di sostenere le comunità nell’annuncio del Kerigma, l’Ufficio Catechistico Nazionale propone quest’anno di sostituire il Convegno nazionale annuale con un Convegno regionale, organizzato nel territorio dalla Commissione regionale.

La proposta di delocalizzare il Convegno nasce dalla presa di coscienza di una debolezza di relazione all’interno del territorio regionale nel tempo della post-pandemia, dall’esigenza di rivitalizzare alcune regioni e di offrire a tutte un’opportunità di sostare su tematiche di interesse comune, tenendo conto dei contributi degli ultimi due convegni nazionali incentrati sul profilo testimoniale del catechista e sul kerigma. L’UCN suggerisce inoltre di riconsegnare in occasione del Convegno il metodo di lavoro sperimentato dai direttori e dai loro collaboratori a Scalea (Convegno nazionale 2023).

Ogni regione è invitata a decidere il tema, la forma e le varie fasi del Convegno, facendo riferimento al crono programma suggerito dall’UCN: ottobre-dicembre 2023 programmazione del progetto, marzo-ottobre 2024, celebrazione del Convegno, ottobre 2024-febbraio 2025 rielaborazione dell’Ufficio nazionale per una restituzione di quanto emerso dalle regioni.


La linea scelta dal Triveneto

La Commissione Triveneto per l’annuncio, la catechesi e la dottrina della fede ha individuato come tema di interesse condiviso e trasversale l’annuncio della fede che scaturisce dal Battesimo, l’immersione nella Pasqua di Cristo come evento che riguarda tutta la vita del cristiano. Tale approfondimento potrà essere sviluppato in diversi ambiti d’interesse catechistico, catecumenato, disabilità, pastorale battesimale, iniziazione cristiana dei ragazzi ed evangelizzazione con gli adulti, con l’obiettivo di intuire le trasformazioni necessarie per una prassi catechistica ancorata al mistero pasquale, in modo che l’annuncio sappia intercettare la vita. Non si tratta di guardare solo al momento celebrativo del sacramento del Battesimo o alla Pastorale Battesimale, ma al dono della fede che illumina l’esistenza personale e il servizio dell’annuncio.

Dopo un tempo di pesante frammentazione si ritiene utile avviare un tempo di coinvolgimento dal basso e con possibilità di un’ampia consultazione con la serietà di un buon metodo di lavoro che consenta di giungere all’individuazione di alcuni passi concreti di conversione pastorale da sottoporre all’attenzione dei vescovi della Conferenza Episcopale Triveneta ed a beneficio del progetto nazionale cui si intende aderire.

Il Convegno si articola in quattro tappe, tre caratterizzate dai verbi del metodo Scalea, riconoscere, interpretare e scegliere, e l’ultima dal verbo celebrare; la scansione delle tappe tiene conto dei tradizionali appuntamenti formativi del Triveneto, (Giornata di studio per i coordinatori della catechesi di gennaio, Corso di formazione regionale per coordinatori di giugno a Nebbiù)  riformulati secondo le esigenze del Convegno.

Le Equipe diocesane legate ai diversi ambiti d’impegno dell’Ufficio catechistico, saranno chiamate a contribuire in fase di attivazione e promozione del processo secondo le possibilità di ciascuna diocesi.

Soggetti interessati sono principalmente i coordinatori dei catechisti, figura pastorale emergente, incoraggiata a livello regionale da circa quindici anni. Sebbene non sia presente in modo uniforme in tutte le diocesi risulta preziosa la valorizzazione di questo ministero di fatto anche alla luce delle riflessioni in campo sul ministero istituito del catechista. Attraverso i coordinatori, (o altre mediazioni ove siano assenti), verrà chiesto di coinvolgere il numero più ampio possibile di catechisti e di rielaborare il materiale emerso dai lavori nelle Diocesi.


La quattro fasi del Convegno
  • RICONOSCERE (28 gennaio 2024)

Appuntamento online rivolto a tutti i catechisti e alle équipe degli uffici. Questa prima fase, collocata all’interno della consueta Giornata di studio dei coordinatori, apre il Convegno e prevede un tempo di ascolto delle relazioni e un tempo di rielaborazione diocesano sulla traccia proposta dai relatori. Sono previsti due interventi: il primo, di carattere pastorale, affidato a don Michele Roselli, per riconoscere le dinamiche del nostro tempo e gli appelli della pastorale, il secondo biblico, affidato a don Carlo Broccardo, per comprendere adeguatamente il tema del Kerigma alla luce della Scrittura.

L’incontro, dopo il momento iniziale in collegamento su youtube, continuerà dividendosi in tavoli di confronto sui temi comuni (catecumenato, disabilità, pastorale battesimale, iniziazione cristiana dei ragazzi ed evangelizzazione con gli adulti).

  • INTERPRETARE (16-17 aprile direttori diocesani e 4 maggio équipe diocesane)

I direttori degli uffici diocesani si incontrano il 16-17 aprile a Chioggia per fare il punto delle risonanze del lavoro delle diocesi e per avviare la fase dell’interpretare. Incontro delle Equipe degli Uffici e confronto su quanto emerso dai lavori in Diocesi. Si tratta di mettere in luce alcuni criteri di riferimento per guidare poi i lavori della fase successiva. Orienta e accompagna questo passaggio fratel Enzo Biemmi.

  • SCEGLIERE (appuntamenti specifici delle commissioni e Nebbiù coordinatori 27-30 giugno)

La terza fase del Convegno è costituita dagli incontri a tema e la “Tre Giorni di formazione a Nebbiù”, un’iniziativa di formazione permanente proposta ogni anno dalla Commissione regionale ai coordinatori dei catechisti. il corso BASE mantiene il suo compito specifico, mentre l’APPROFONDIMENTO viene fatto rientrare nel percorso del Convegno regionale. I coordinatori, a partire dai criteri emersi dall’incontro delle Equipe, fanno emergere alcune priorità rispetto ad ambiti di loro interesse (ad esempio: la spiritualità del catechista, l’accompagnamento al catecumenato dei ragazzi 7-14 anni…);  è ancora da precisare la modalità con cui avviare il confronto anche con gli altri soggetti coinvolti nelle fasi precedenti, ipotizzando un coinvolgimento di alcuni rappresentati delle Equipe della disabilità, del catecumenato, della pastorale battesimale…. Le Equipe, a prescindere dalla loro presenza a Nebbiù, possono ritrovarsi in altri contesti per avviare un lavoro simile nel proprio ambito di servizio pastorale, guidate dal responsabile regionale indicato.

Le attenzioni suggerite in questa fase saranno poi condivise con la CET, per individuare in forma sinodale le scelte necessarie ad una trasformazione della prassi.

  • CELEBRARE (28 settembre, Aquileia)

Ultima tappa del Convegno. Vescovi, rappresentanti di catechisti, coordinatori, sacerdoti ed equipe coinvolte nel processo sono invitate ad Aquileia, dove è prevista la restituzione dei lavori del Convegno Regionale (ore 10.30) da parte della Commissione per l’annuncio e la catechesi. Segue il rinnovo delle promesse battesimali presso il battistero e la celebrazione dell’Eucaristia all’interno della basilica (ore 12 circa). Dopo il pranzo ci sarà la possibilità di visita dei luoghi.